Cybersonica
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OPEN/CLOSE
Artits in residence : John Duncan, Giovanni Morbin
Curator in residence: Simone Menegoi

06|3|2007 - 31|3|2007



OPEN / CLOSE ospita gli artisti John Duncan, Giovanni Morbin e il curatore Simone Menegoi, che il 5 dicembre 2006 presentano al pubblico le ricerche ed il progetto sviluppati nel corso della Residenza. Con questa Residenza, che apre la stagione 2006-2007, agli artisti ed al curatore è richiesto di organizzare e presentare una lecture, una slide lecture o un workshop nella sede dell'associazione.

la mostra è dedicata a Michele Pandian

John Duncan was born in the United States, currently lives and works in Italy. His events and installations have recently been held at Eco e Narciso in Turin, MUTEK in Montreal, The Compound in San Francisco, Teatro Fondamenta Nuova in Venice, Teatro Piccolo Jovinelli in Rome, the NoorlandsOperan in Umeå, Fylkingen in Stockholm, the Watari Museum of Art in Tokyo, the Gothenburg Biennial, Quarter in Florence and Galleria Enrico Fornello in Prato. His audio releases THE CRACKLING (1996 with Max Springer), TAP INTERNAL (2000), PALACE of MIND (2001 with Giuliana Stefani), FRESH (2002 with Zeitkratzer), PHANTOM BROADCAST (2002), INFRASOUND-TIDAL (2003), THE KEENING TOWERS (2003) and NINE SUGGESTIONS (2005 with Mika Vainio and Ilpo Väisänen, a.k.a. Pan Sonic) are all considered by critics and composers alike to be benchmarks in the field of experimental music. His work in performance has been shown at the Museum of Contemporary Art (MOCA), Los Angeles; the Osterreichisches Museum für Angewandte Kunst (MAK), Vienna; Museu d'Arte Contemporani, Barcelona (MACBA); and Museum of Tokyo (MOT).
John Duncan is a rare artist who is totally immersed in existential research. His lengthy career of electroacoustic intensity and confrontational performance art events is the result of rigorous investigations into a number of arcane, metaphysical, and at times transgressive themes. Duncan portrays his work as a catalyst, inciting a transmission of energy through which he seeks to compel the audience to actively participate in the process of investigation and selfdiscovery.
– Jim Haynes, The Wire

Giovanni Morbin nasce a Valdagno, Vicenza, il 9 agosto 1956. Vive e lavora a Cornedo Vicentino.
Nel 1982 si diploma presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia dopo aver seguito il corso di pittura nel laboratorio di Emilio Vedova.
Dal 1978 la sua ricerca è legata ai comportamenti e la performance è il mezzo ideale per esprimere le sue idee. Parallelamente al lavoro comportamentale s'interessa alla costruzione di oggetti funzionali all'azione quotidiana e conferisce loro il valore di strumenti (Strumento a Perdifiato, Scultura Sociale, Carta d'apparati, DNA e l'Angolo del saluto). Nel 1993 ad Ottomat presenta “Forme di comportamento”. E' coautore e firmatario della dichiarazione poetica ETICA ESPRESSIVA UNIVERSALE (EEU), pubblicata sul “Corriere della Sera” l'8 maggio 1994 e nello stesso annoinventa lo Strumento a Perdifiato, attrezzo per comunicare a se stessi. Nel novembre del 1995 fonda SUPERFICIE TOTALE, contenitore del suo agire. A partire da quel momento le sue performances sono denominate Ibridazioni. Si tratta di azioni ibride caratterizzate di volta in volta da un partner animale, un vegetale o minerale edificio. Dal 2002 è attivo come ritrattista (il mondo esterno) e nella progettazione d'interni (il mondo visto dall'interno) nell'ambito del progetto “Non sto più nella pelle”. Si tratta di ritratti su commissione eseguiti col sangue del committente stesso.

Simone Menegoi è nato in provincia di Verona nel 1970. Vive in provincia di Verona.
È laureato in Filosofia Estetica all'Università di Bologna con una tesi su Marcel Proust.
Dopo essersi diplomato al master di "Organizzazione e comunicazione delle arti visive" dell'Accademia di Brera (1998), ha vissuto a Milano fino al 2002. Qui ha lavorato come redattore per la rivista Tema Celeste, come assistente per l'Archivio del '900 di Claudia Gian Ferrari e come giornalista free-lance per varie testate, fra cui il Corriere della Sera e Il Giornale dell'Arte.
Nel 2003 ha vissuto e lavorato a Torino come redattore per Il Giornale dell'Arte. Attualmente scrive per le testate italiane ACTIVA e MOUSSE e per la rivista austriaca Spike. Dal 2004 svolge prevalentemente attività di critico e curatore. Fra le cose realizzate in questa veste, ricordiamo: il catalogo della mostra personale di Wolfgang Laib presso la galleria milanese 1000eVENTI (1999); le due mostre curate presso lo spazio non-profit milanese O'artoteca (la collettiva "N-E", 2003, e la personale di Rolando Deval, 2005); la mostra e il catalogo "Light Sculpture - Scultura leggera" presso lo spazio non-profit di Vicenza 503 Mulino (2005); le due collettive dal titolo complessivo "Dialoghi" presso la galleria Enrico Fornello di Prato (2006). La mostra "Light Sculpture" ha messo a fuoco il suo interesse per un'idea allargata di scultura contemporanea, un approccio che, mantenendo come orizzonte il pensiero sullo spazio, può declinarsi sotto forma di video o di fotografia, nell'uso di materiali effimeri o del suono, nella manipolazione della materia a livello molecolare. Futuri progetti comprendono l'approfondimento di questa tematica e di idee e temi del Modernismo ritornati d'attualità nel lavoro di molti giovani artisti. Altri interessi riguardano la musica e il teatro di ricerca. Nell'anno accademico 2006/07 sarà Cultore della Materia presso il "Laboratorio di rappresentazione 2 - Arti e comunicazione visiva: arte negli spazi pubblici" al Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura e Società, Corso di studio in Architettura Ambientale, Piacenza.

John Duncan "The courtyard ", sound installation, 2006
Giovanni Morbin "senza titolo ", 2006

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